Costruita come le altre tre Al Na’ir su commissione del Dr. Toni Pierobon dal Cantiere Navale Carlini su progetto dello Studio Sparkman & Stephens di New York (disegno n. 1741, lunghezza fuori tutto m. 14.45, al galleggiamento m. 10.51, baglio m. 3.68, immersione m. 2.26), è un prima classe stazza RORC (Royal Ocean Racing Council), che Roberto Carlini, ormai divenuto il costruttore di fiducia non solo di Pierobon, ma anche di un nutrito manipolo di regatanti che volevano emulare l'esempio del dentista milanese, terminò di costruire nel 1964.

E’ la prima barca veramente "cattiva" con la quale il noto dentista milanese poté prendere parte alle grandi competizioni internazionali, pensata non come via di mezzo tra regata/crociera come le due precedenti Al Na’ir, ma come puro cavallo di razza per la competizione. Ha esordito alla Giraglia, la più famosa regata mediterranea, nello stesso anno del varo, il 1964, doppiando l’isolotto della Giraglia in nona posizione e concludendo al quinto posto tra i prima classe R.O.R.C.

Al Na 'Ir III fu probabilmente la più gloriosa delle imbarcazioni del Dottore, certamente l'unica di cui ancora oggi, nel suo studio privato, è appesa una gigantografia che la raffigura con Rod Stephens al timone, durante un Fastnet, (immagine utilizzata anche per illustrare la copertina del suo romanzo semi autobiografico Al Na 'Ir, la gru, pubblicato nel 1991). Negli anni dispari infatti (1963, 1965 e 1967) Pierobon era solito prendersi un lungo periodo di vacanza, e accompagnato dalla famiglia e dal suo marinaio di fiducia, Luigi Vitello, mollare la Liguria, attraversare il Mediterraneo e oltrepassare le Colonne d'Ercole e veleggiare fino alla sua amata e mai scordata Inghilterra, per prendere parte al Fastnet e alla serie di regate estive dell'Admiral's Cup. Purtroppo la sua partecipazione alla prestigiosa competizione inglese fu solo in via privata e personale, egli non rappresentò mai ufficialmente l'Italia, dato che il regolamento, da sempre, prevede che ogni nazione partecipante debba essere rappresentata da una squadra composta da tre imbarcazioni.

Durante l'edizione del 1965 Pierobon fu involontariamente al centro un fatto che si trasformò quasi in un "incidente diplomatico". Nello svolgimento di una delle regate dell'Admiral's infatti, con il progettista Rod Stephens a bordo, la sua barca entrò in collisione con Wind Rose, per colpa di quest'ultima che non rispettò una precedenza. Si trattava di un veliero (disegno Sparkman & Stephens n° 1346) che correva nella squadra americana. Pierobon naturalmente presentò una protesta in giuria, che venne accettata, causando la squalifica di Wind Rose, con la conseguenza che l'America, che aveva buone probabilità di vittoria, nel 1965 perse l'Admiral's Cup! Nello stesso anno si classificò quarta di classe e nona assoluta al Fastnet.

Decima ancora tra i prima classe alla Giraglia del 1966, con al comando l’Armatore, Dr. Toni Pierobon.

Dal 1968 sotto il comando del Dr. Carlo Aloisi ha partecipato a numerosissime regate mietendo molti allori ed ancora nel 1974, al comando dell’Armatore Loriano Bertini, si è classificata quinta assoluta e prima nella categoria 1B tra i prima classe alla Giraglia, lasciandosi alle spalle molti più moderni e titolati yachts. Era l’anno in cui vinse Nineight che quell’anno meritò l’appellativo di “Eddie Mercx della Giraglia”.

Acquistata nel 1985 dal Sig. Piero Zucchi è stata adoperata prevalentemente e saltuariamente per il diporto a breve raggio.

Nonostante la lunga inattività, nel 1989, sotto il comando dello Skipper Fausto Bugliani ha preso parte ben figurando al Trofeo Dipartimento Alto Tirreno riservato alle imbarcazioni Classiche e d’Epoca organizzato dalla Marina Militare a La Spezia.

Dal 1995 è di proprietà dell’attuale Armatore e Skipper Fabio Mangione ed ha il certificato di stazza n° B 075 dell’A.I.V.E. (Associazione Italiana Vele d’Epoca).